Il Custode del terzo movimento della mente bohmiana si pone in una condizione di apertura totale a qualsiasi pensiero, cercando l’inclusione e il superamento «di qualsiasi vita, di qualsiasi fine della vita, di qualsiasi formazione culturale (…) e dei valori che li reggono, esplicitamente o implicitamente» (Husserl). Egli prende le distanze da qualsiasi condizionamento passato e dai termini di interpretazione canonica della realtà senza volerli reprimere o negare, ma mettendoli “tra parentesi” e aprendo il cuore e la mente a qualsiasi altra possibilità senza pregiudizi né preclusioni. Continua a leggere “Terzo movimento: il Custode della coscienza fenomenologica”
Il dialogo bohmiano come strategia d’impresa
Sostengo che il dialogo trasformativo sarà la risorsa strategica più critica che le imprese del terzo millennio saranno chiamate a gestire nell’immediato futuro.
Continua a leggere “Il dialogo bohmiano come strategia d’impresa”
Apertura celestiale, il nuovo tam-tam che gira nella rete
Il nuovo spot pubblicitario di TIM con Fabio Fazio ha generato nel Web il diffondersi di un tam-tam quasi ossessivo: apertura celestiale – apertura celestiale – apertura celestiale… Che cos’è questa “apertura celestiale”? E’ diventato un hashtag, la query del momento nei motori di ricerca, il tema di un florilegio di post nei blog di mezza Italia. Insomma, un successone virale. Ma il fazio-virus non fa bene alla vita… Continua a leggere “Apertura celestiale, il nuovo tam-tam che gira nella rete”
Quando siamo senza consapevolezza permettiamo al nostro passato di sovradeterminare il nostro presente
Consapevole è chi è informato correttamente e compiutamente dei fatti, il che significa vedere la realtà del presente e delle persone che abbiamo davanti evitando i pregiudizi e le semplificazioni basate sul “si dice” o sulle esperienze del passato. Fantastico. Ma nel dialogo bohmiano questo non basta.
Analisi del 2015
I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.
Ecco un estratto:
Un “cable car” di San Francisco contiene 60 passeggeri. Questo blog è stato visto circa 2.200 volte nel 2015. Se fosse un cable car, ci vorrebbero circa 37 viaggi per trasportare altrettante persone.
Secondo movimento: il Custode del pensiero come sistema
La nostra capacità di pensare si fonda su una complicata macchina associativa transindividuale della quale non abbiamo normalmente coscienza. Il problema del pensiero è proprio che, a differenza del nostro corpo, manca di propriocezione, cioè non è del tutto consapevole né delle proprie parti né dei propri movimenti, ovvero di ciò che è e di ciò che fa esattamente. In particolare, accade che il pensiero si costruisca una rappresentazione della realtà ma non sia immediatamente consapevole né che si tratti di mera rappresentazione, né di avere egli stesso giocato un ruolo determinante nel costruirla. Continua a leggere “Secondo movimento: il Custode del pensiero come sistema”
Esercizi pratici per il dialogo senza facilitatore
Per arrivare a interpretare correttamente il dialogo bohmiano occorrono esercizio e disciplina, la stessa disciplina che è richiesta nella pratica della meditazione. Esso stesso è una vera e propria forma di meditazione. E non c’è facilitatore che possa guidarti sulle tracce di nessun possibile insight, se non ti assumi tu stesso la responsabilità della tua educazione al dialogo. Qui trovi quattro serie di esercizi fondamentali, una per ognuno dei quattro movimenti elementari che devi imparare a compiere spontaneamente se vuoi provare ad avere un dialogo creativo e consapevole, così come lo intendiamo qui.
Continua a leggere “Esercizi pratici per il dialogo senza facilitatore”
Primo movimento: il Custode della connessione empatica e della comunicazione nonviolenta
La capacità di mettersi in comunicazione con altre persone è la base di qualsiasi dialogo, ma è un’abilità tutt’altro che scontata. Spesso le persone conversano senza riuscire a comunicare. Perché? Il motivo è che ci hanno fatto credere che per comunicare fosse sufficiente parlare la stessa lingua. In realtà quello che accade è che le parole non servono a nulla, senza un canale di comunicazione aperto. E la sottile violenza implicita in molti dei nostri abituali schemi di pensiero è la principale causa di ostruzione di un tale canale. Per poter comunicare, prima ancora che per poter avere un dialogo, occorre quindi imparare a vedere e ad evitare questa inconsapevole ma esiziale forma di violenza. Continua a leggere “Primo movimento: il Custode della connessione empatica e della comunicazione nonviolenta”
Sulla Comunicazione Assertiva Nonviolenta di M. B. Rosenberg
Una pratica utilmente integrabile nel dialogo bohmiano è quella della Comunicazione Nonviolenta® (CNV – detta anche Comunicazione Empatica, o Linguaggio Giraffa), ideata negli anni ’60 dallo psicologo statunitense Marshall Bertram Rosenberg (1934 – 2015) per aiutare le persone a prevenire e risolvere i conflitti interpersonali e sociali attraverso un modo incruento di pensare e di esprimersi, molto diverso da quello che adottiamo abitualmente.
Continua a leggere “Sulla Comunicazione Assertiva Nonviolenta di M. B. Rosenberg”
Le quattro “corde” del dialogo bohmiano
Il dialogo bohmiano favorisce importanti trasformazioni cognitive e comportamentali su quattro diversi piani della vita individuale e collettiva: quello sociale, quello culturale, quello esistenziale e quello politico.
Continua a leggere “Le quattro “corde” del dialogo bohmiano”