Terzo movimento: il Custode della coscienza fenomenologica

Esercizi per il Custode della sospensione del pensiero reattivo

Il Custode del terzo movimento della mente bohmiana si pone in una condizione di apertura totale a qualsiasi pensiero, cercando l’inclusione e il superamento «di qualsiasi vita, di qualsiasi fine della vita, di qualsiasi formazione culturale (…) e dei valori che li reggono, esplicitamente o implicitamente» (Husserl). Egli prende le distanze da qualsiasi condizionamento passato e dai termini di interpretazione canonica della realtà senza volerli reprimere o negare, ma mettendoli “tra parentesi” e aprendo il cuore e la mente a qualsiasi altra possibilità senza pregiudizi né preclusioni. Continua a leggere “Terzo movimento: il Custode della coscienza fenomenologica”

Apertura celestiale, il nuovo tam-tam che gira nella rete

Il nuovo spot pubblicitario di TIM con Fabio Fazio ha generato nel Web il diffondersi di un tam-tam quasi ossessivo: apertura celestiale – apertura celestiale – apertura celestiale… Che cos’è questa “apertura celestiale”? E’ diventato un hashtag, la query del momento nei motori di ricerca, il tema di un florilegio di post nei blog di mezza Italia. Insomma, un successone virale. Ma il fazio-virus non fa bene alla vita… Continua a leggere “Apertura celestiale, il nuovo tam-tam che gira nella rete”

Quando siamo senza consapevolezza permettiamo al nostro passato di sovradeterminare il nostro presente

Ellen Langer è l'autrice di Mindfulness: la mente consapevole

Consapevole è chi è informato correttamente e compiutamente dei fatti, il che significa vedere la realtà del presente e delle persone che abbiamo davanti evitando i pregiudizi e le semplificazioni basate sul “si dice” o sulle esperienze del passato. Fantastico. Ma nel dialogo bohmiano questo non basta.

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Secondo movimento: il Custode del pensiero come sistema

Esercizi bohmiani per il Custode del pensiero come sistema

La nostra capacità di pensare si fonda su una complicata macchina associativa transindividuale della quale non abbiamo normalmente coscienza. Il problema del pensiero è proprio che, a differenza del nostro corpo, manca di propriocezione, cioè non è del tutto consapevole né delle proprie parti né dei propri movimenti, ovvero di ciò che è e di ciò che fa esattamente. In particolare, accade che il pensiero si costruisca una rappresentazione della realtà ma non sia immediatamente consapevole né che si tratti di mera rappresentazione, né di avere egli stesso giocato un ruolo determinante nel costruirla. Continua a leggere “Secondo movimento: il Custode del pensiero come sistema”

Esercizi pratici per il dialogo senza facilitatore

Esercizi per il dialogo di Bohm

Per arrivare a interpretare correttamente il dialogo bohmiano occorrono esercizio e disciplina, la stessa disciplina che è richiesta nella pratica della meditazione. Esso stesso è una vera e propria forma di meditazione. E non c’è facilitatore che possa guidarti sulle tracce di nessun possibile insight, se non ti assumi tu stesso la responsabilità della tua educazione al dialogo. Qui trovi quattro serie di esercizi fondamentali, una per ognuno dei quattro movimenti elementari che devi imparare a compiere spontaneamente se vuoi provare ad avere un dialogo creativo e consapevole, così come lo intendiamo qui.
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Primo movimento: il Custode della connessione empatica e della comunicazione nonviolenta

Primo movimento bohmiano: esercizi per il Custode della comunicazione non violenta

La capacità di mettersi in comunicazione con altre persone è la base di qualsiasi dialogo, ma è un’abilità tutt’altro che scontata. Spesso le persone conversano senza riuscire a comunicare. Perché? Il motivo è che ci hanno fatto credere che per comunicare fosse sufficiente parlare la stessa lingua. In realtà quello che accade è che le parole non servono a nulla, senza un canale di comunicazione aperto. E la sottile violenza implicita in molti dei nostri abituali schemi di pensiero è la principale causa di ostruzione di un tale canale. Per poter comunicare, prima ancora che per poter avere un dialogo, occorre quindi imparare a vedere e ad evitare questa inconsapevole ma esiziale forma di violenza. Continua a leggere “Primo movimento: il Custode della connessione empatica e della comunicazione nonviolenta”

Sulla Comunicazione Assertiva Nonviolenta di M. B. Rosenberg

Comunicazione Nonviolenta - Marshall Bertram Rosenberg

Una pratica utilmente integrabile nel dialogo bohmiano è quella della Comunicazione Nonviolenta® (CNV – detta anche Comunicazione Empatica, o Linguaggio Giraffa), ideata negli anni ’60 dallo psicologo statunitense Marshall Bertram Rosenberg (1934 – 2015) per aiutare le persone a prevenire e risolvere i conflitti interpersonali e sociali attraverso un modo incruento di pensare e di esprimersi, molto diverso da quello che adottiamo abitualmente.

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